Men At Code, azienda con sede a Milano che si occupa di sviluppo software, applicazioni e siti web, membro di W Group e coinvolta nello sviluppo di importanti web application , ha incontrato Pure Air Zone. Come nel più classico dei romanzi, ripercorriamo insieme le tappe di questa storia.
Abbiamo fatto due chiacchiere con Alessandro Noè, amministratore delegato di Men At Code.
Men at Code e l’aria pulita: come si sono incontrate?
“La qualità dell’aria per noi non è mai stata un problema, o meglio: non l’abbiamo mai percepita come tale, finché all’improvviso, un problema non si è effettivamente presentato. Tenere al sicuro le persone al rientro in ufficio. Un impegno non da poco, visto che il nostro ufficio è “abitato” da ben 20 persone.”
Così è nato tutto, un incontro fortuito, non cercato.
Come siete riusciti a “decodificare” il problema della qualità dell’aria?
“Inizialmente non è stato facile capirci qualcosa” - così ci raccontano.
"In primis, per chi non se n'è mai occupato, la gestione della qualità aria si presenta come un problema, invece che come un'opportunità. In parte anche a causa di sistemi complessi, difficili da installare, da manutenere."
"Si pone poi il tema del controllo: come scoprire che qualcosa non va? E infine, come sfruttare questo genere di investimenti a favore del proprio brand e delle proprie strategie sulla sostenibilità? Insomma: non proprio come comprare un ventilatore!"
Ride (NDR)
"In seconda battuta, ci siamo imbattuti in un ulteriore scoglio: trovare qualcuno di specializzato, esperto in materia e che potesse adattare i propri servizi al nostro specifico contesto: il numero di persone, il quartiere nel quale ci troviamo, l’uso effettivo degli spazi…la presenza di piante (io le adoro!) ma anche di server, monitor e altri device."
Una cosa tuttavia era certa: l’azienda voleva tenere le proprie persone al sicuro, perché sono le persone il cuore di una azienda di servizi. All’improvviso, l’aria pulita è davvero diventata un bisogno.
E poi un colpo di fulmine, Pure Air Zone. Raccontaci
"Entrando in diverse Pure Air Zone, ho notato come l’aria fosse effettivamente diversa. Come in un colpo di fulmine, mi sono subito entusiasmato. Pure Air Zone è sembrata in un colpo solo la risposta a tutte le esigenze: semplicità, controllo, adattabilità e visitabilità. Insomma, la congiunzione di tutti i puntini."
E quando Pure Air Zone è diventato qualcosa di più?
"Se all’inizio Pure Air Zone ha finalmente evitato che per cambiare aria fossero aperte le finestre, successivamente è diventato qualcosa di più. Essere parte del progetto Pure Air Zone ha cominciato a creare un senso di appartenenza."
In che modo?
"Diventare Pure Air Zone ti fa sentire parte di una community con una grande visione dove tu sei davvero parte di un cambiamento.
Trasformare il pianeta in un luogo dove tutti possono respirare aria pulita ci è sembrato davvero qualcosa di eccezionale e di cui andare fieri."
Una storia a lieto fine, quindi?
"Pure Air Zone è molto più di una soluzione per purificare l’aria. È una piattaforma di servizi che puntano a far diventare l’aria pulita una commodity, un bene di uso comune, per tutti.
Essere una Pure Air Zone ti fa sentire speciale perché sposa una causa, quella di respirare aria pulita, sempre”
Considerando la citazione con cui Alessandro Noè ci ha salutato, possiamo rispondere noi alla domanda e concludere con un sì.
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